Il Bollino Verde Caldaia
Con l’avvicinarsi della stagione fredda è importante cominciare ad organizzarsi per la revisione del proprio impianto di riscaldamento, soprattutto per verificare la presenza di eventuali problemi o mal funzionamenti. È di fondamentale importanza accertarsi il corretto funzionamento della propria caldaia tramite revisioni periodiche, sia perché è obbligatorio per legge, dunque evitando sanzioni indesiderate, ma anche perché c’è un oggettivo guadagno economico. Infatti, i controlli e la manutenzione periodica della caldaia permettono di aumentare notevolmente il suo rendimento, andando a consumare di meno e facendoti spendere meno. Infine, come ultima motivazione, ma non per importanza, c’è il discorso sulla sicurezza dell’impianto termico: è importantissimo garantire la sicurezza delle persone che usufruiscono dell’edificio o abitazione ed anche garantire dei livelli di inquinamento dell’impianto bassi e contenuti, nel rispetto dei limiti di legge. Considerando il Decreto Legislativo n. 311 del 2006, qualsiasi tipologia di impianto termico avente un generatore a caldaia, necessita obbligatoriamente assieme alla revisione periodica il rilascio del bollino. Il bollino è una certificazione che garantisce il corretto funzionamento dell’impianto termico, esistono due tipologie di bollini per la caldaia: il bollino blu ed il bollino verde caldaia. In questo articolo andremo ad analizzare il bollino verde per la caldaia: cos’è il bollino verde caldaia, in cosa consiste, chi lo deve effettuare, a chi spetta pagarlo, i costi per il bollino verde caldaia, le norme vigenti.
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Qual è la differenza tra il bollino blu per la caldaia ed il bollino verde caldaia?
In primo luogo, il bollino verde per la caldaia ed il bollino blu per la caldaia differiscono per ciò che riguarda gli enti che devono effettuare i loro controlli.
In secondo luogo, i due bollini differiscono anche a seconda della collocazione geografica dell’edificio e dunque dell’impianto. Il bollino verde caldaia lo si effettua in tutti i comuni con un numero di abitanti fino ai 40 mila, dove l’ente preposto ai controlli è la Regione o la Provincia.
Differentemente, i controlli per il bollino blu per le caldaie sono di dovere del Comune di residenza.
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Cos’è il Bollino Verde Caldaia?
Il bollino verde caldaia è una certificazione che garantisce la corretta manutenzione del proprio impianto di riscaldamento. Andando più nello specifico, il bollino verde caldaia è un adesivo, come il bollino blu per la caldaia, che prevede tre copie con dei documenti annessi.
Di queste tre copie, una prima copia è destinata all’ente preposto alla verifica del bollino verde, che sia il Comune o la Provincia, una seconda copia è destinata al responsabile dell’impianto termico, ed infine, la terza ed ultima copia devono essere lasciate alla ditta certificata o il professionista che ha eseguito i lavori di manutenzione. I controlli dell’impianto termico possono essere effettuati dagli enti competenti in qualsiasi momenti. Il bollino verde permette ai responsabili dell’impianto di essere esonerati da ulteriori spese legate al controllo dell’impianto termico.
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Come ottenere il bollino verde della caldaia?
Per ottenere il bollino verde della caldaia, è necessario sottoporre la propria caldaia a una verifica di efficienza energetica da parte di un tecnico abilitato. La verifica consiste in una serie di controlli e misure che vengono effettuati sulla caldaia per verificarne il funzionamento e l’efficienza. Se la caldaia rispetta le norme previste dalla legge, il tecnico rilascerà il bollino verde e lo apporrà sulla caldaia. Per sottoporre la caldaia a verifica, è necessario contattare un’impresa che svolge questo tipo di attività e fissare un appuntamento. Il tecnico che effettua la verifica dovrà essere in possesso di una specifica abilitazione rilasciata dal Ministero dello Sviluppo Economico. La verifica della caldaia è un obbligo previsto dalla legge e deve essere effettuata con una certa frequenza, che dipende dal tipo di caldaia e dal tipo di combustibile utilizzato. Ad esempio, per le caldaie a gas, la verifica deve essere effettuata ogni due anni, mentre per quelle a biomassa ogni tre anni. È importante tenere presente che, se la caldaia non ha il bollino verde o se esso è scaduto, potrebbero essere applicate delle sanzioni.
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Quanto dura il bollino verde della caldaia?
Il bollino verde caldaia è una revisione periodica obbligatoria, ma ogni quanto va effettuato il bollino verde per la caldaia?
Considerando ciò che è espresso nel Decreto legge n. 192 del 19 agosto 2005, il bollino per le caldaie è obbligatorio effettuarlo periodicamente a seconda della tipologia di impianto termico installato.
Bisogna sottolineare però che il bollino è una semplice autocertificazione che garantisce la corretta manutenzione della propria caldaia. Dunque, la manutenzione ordinaria della caldaia non coincide sempre con l’applicazione del bollino verde, ma sicuramente sarà necessaria una manutenzione periodica dell’impianto termico per poterlo ottenere. Infatti, il bollino coincide con la revisione della caldaia, in concomitanza del controllo energetico dell’impianto termico.
Bollino verde caldaia, ogni quanto va eseguito?
Le tempistiche di revisione e bollino verde per gli impianti termici alimentati con un combustibile solido o liquido sono:
- Ogni anno per quanto riguarda le caldaie aventi una potenza tra i 5 kw e i 116, 3 kw
- Ogni anno per quanto riguarda le caldaie aventi una potenza che è superiore ai 116, 3 kw (con annesso rilevamento del rendimento nella metà stagione)
Diversamente, i tempi di revisione per gli impianti alimentati a gas, metano o GPL sono:
- per gli impianti termici aventi una potenza che va sta tra i 5 kw e i 35 kw, il periodo di revisione è ogni due anni
- per gli impianti termici aventi una potenza che sta tra i 35 kw ed i 350 kw, il periodo di revisione è ogni anno
- per gli impianti termici aventi una potenza che è superiore ai 350 kw, il periodo di revisione è ogni anno (con annesso rilevamento del rendimento nella metà stagione)
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Quanto costa il bollino verde della caldaia?
In sé, il costo per il bollino verde della caldaia generalmente si aggira intorno ai 6 euro ed i 10 euro, ma ovviamente si tratta di una cifra che esclude i costi per la revisione in sé dell’impianto termico. Inoltre, vanno considerati i costi relativi alla redazione del libretto della caldaia, il controllo dell’impianto termico e l’analisi dei fumi. Questi costi potrebbero aumentare in relazione a dei controlli più approfonditi per il funzionamento delle valvole di sicurezza o anche solo per il lavaggio e pulizia della caldaia.
Potrebbe anche essere previsto un pagamento di un contributo all’Ente competente preposto e alla Regione in questione. I costi per il contributo regionale ed il contributo per l’ente competente, in genere, dipendono dalla potenza dell’impianto termico.
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Chi deve fare il bollino verde per la caldaia?
Essendo il bollino verde una certificazione rilasciata a seguito di una revisione dell’impianto termico, spetterà ad una ditta o al tecnico specializzato chiamato ad eseguire i lavori rilasciarlo al cliente. Ad eseguire i controlli per ottenere il bollino verde caldaia deve essere un tecnico specializzato che abbia le competenze per eseguire anche:
- La manutenzione ordinaria della caldaia
- La verifica dell’efficienza energetica
- Il controllo dei fumi
- La pulizia e regolazione del bruciatore
Dunque, il bollino verde può essere rilasciato unicamente da una ditta di manutenzione o da un tecnico specializzato o ancora, da un negozio di caldaie (con iscrizione all’apposito elenco regionale).
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Bollino verde caldaia: le normative in materia di efficienza energetica
Il bollino verde per le caldaie è un’etichetta che viene apposta sugli apparecchi di riscaldamento che rispettano le normative in materia di efficienza energetica. Questo bollino è stato introdotto dal governo italiano per incentivare l’acquisto di caldaie a condensazione, che consumano meno energia e producono meno emissioni di gas serra rispetto alle caldaie a gas tradizionali. Per ottenere il bollino verde, le caldaie devono soddisfare determinati criteri di prestazione energetica e di emissioni di CO2. Ad esempio, la caldaia deve avere un rendimento minimo del 109% e deve emettere meno di 120 grammi di CO2 per metro cubo di gas bruciato. Inoltre, deve essere dotata di un dispositivo di controllo della combustione per garantire che venga bruciato il gas in modo efficiente e che le emissioni di sostanze inquinanti siano ridotte al minimo.
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